Werner Lutz: tre poesie da "Museo del silenzio"

 





Sentieri di formiche

passaggi nel sonno

le barriere

non s'innalzano più

in realtà

io amo la noia

il pendio sempre uguale

coperto di secchi stelli

e salvia appassita


si può sempre

tornare indietro




***



Ovunque vada

non deve saperlo nessuno

un pescatore mi potrà passare

e mi spiegherà

perché il pesce non vuole abboccare

scelgo un sentiero attraverso l'aria

aria di verdi clororificee c'è aria d'acqua di canale

rendo i miei occhi sensibili

alle forme mosse dal vento

e libero i miei sensi dalle ombre




***




Difficile accettare

che nulla in me

assomigli alla pioggia estiva

a quella fresca

voce ristoratrice

che pazientemente

torna costantemente

a spiegarmi ciò che è semplice