Luigi Fontanella: tre poesie da "Monte Stella"

 






Nato in una scorza di fuga.
Al tremore dei padri
di fronte ai nemici. Questa
fu la mia terra e la mia teca.
In un solo battito, acquista le ombre
che ti furono vicine.
Hai mani e occhi e il frusciare dei gelsi.



***



Piove.
Sento il singhiozzo del tempo
oltre questo giardino.
Ora vieni. Piega le tue ginocchia
d'aria. Raccogli la voce
di tua madre. Quanto gentile
quel suo rossetto profumato
a due millimetri dal tuo viso. La strada
a Salerno si rimpicciolisce
angusta e deserta.
Piega le tue ginocchia d'aria.



***



Mettere a posto ciò che posto non ha
lettere
sogni
desideri
fuggono in corsa, gocce di vita:
dono bambini in fila.
Schiamazzano in gesti e parole.

Devo essere passato qui un tempo.
Nessuno davanti alle porte.
Forse, mi dico, avremmo potuto sederci
nei pressi di questa fontana,
in questa piazzetta che mi è familiare
che oggi non sa più riconoscere se stessa.
Cerco di ricordarla. Una rondine
sfreccia improvvisa. Ora soltanto voce,
fiato
che indugia sulla bocca.

Inutile mascherarsi!
Sei solo tu a guardarti,
solo tu a ricordare
Man mano che ti separi
e la scena sfuma allontanandosi.