Alberto Toni: tre poesie da "Liturgia delle ore"



Trovare il giusto passo
in questo tempo.
Dimenticato nel cuore
che non ha più spazio.
La neve dell'inverno qui ritorna.
Nel mattino
che lancia messaggi
e batte alla finestra.
Trovare il passo che non teme
la stagione morta - nell'aria di specchi
come foresta
dalle mille insidie.
E il ricordo trasforma il tempo
in una maschera di pianto - come dolore.



***



Descrive il nostro abisso il raggio
di luce nel cuore - metà della vita
è già scossa dal temporale.

E qui sopra il legno vacillante,
dai ripetuti dolori risaliamo - al cielo
scuro e lontano
dal mondo dei bambini.

In equilibrio di poesia
che nel giorno solleva
i rami secchi e ingombranti.

È la rara voce,
il superamento dell'attimo: il tempo
di vivere cercandoci.

Di là dalla natura morta delle cose.



***



Al ritorno da lunghe strade
mi accompagna un disegno
nelle parole che tornano vive:
rumori di realtà, nell'immediato
celebrare un senso.
Poi il viaggio diventa
l'ombra prima del giorno,
l'insidia che divora intero
il tempo. Rincorro
una perduta Grazia
senza rifugio.