Claudia Di Palma: tre poesie da "Altissima miseria"

 




Ti offro la mia bandiera bianca,
ti porto nel luogo stupendo della
mia resa, la scrittura, e spezzo
le parole come pane. Queste
briciole non hanno pietà
dell'indifferenza. Si prendono
spietata cura di tutte le cose.



***



Che moltiplichiamo il principio.
Che dietro gli alfabeti facciamo silenzio
per le cellule e i corpi. Che cerchiamo
il fonema della pelle per svincolarci
dalla solitudine. Che chi ascolta sia ampio.
Che sia ampiezza la tua vicinanza.



***



Laddove ci tendiamo le mani
ma non ci tocchiamo
c'è silenzio attorno
oppure il fruscio di voci confuse.
C'è un rumore di tenda e vento
all'unisono, cantano lo sbattere,
il bussare. Lì ci tendiamo,
ci veniamo incontro
ma non ci tocchiamo.
Dobbiamo avere molta indecisione
per guardarci negli occhi, per dire
eccoci, per ospitare reciproche differenze.