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Tuttavia ci vedevano vivi e non sapevano
né mai sapranno l'afasia di certe notti
senza dorsi di luce sulla nuca
né tu mi dirai domani al risveglio, il nome,
il nome io non ti dirò - non lo sentiranno
le madri e i figli dormiranno un sonno rispettato.
Come fossero, dei semi, l'ultimo.
E mai si arrende in noi questo volare inquieto.
***
XVI
Essendo presenti a tanto stupore, trattenere l'oro dell'alba
sui boschi ancora neri del nord, nella ferita dei venti,
delle radure il respiro - dei semi deposti dai merli.
Come torbiere custodire antiche memorie nel fondo.
Imparare dai campi riarsi, il sogno di neve.
Cancellarsi come neve, come neve crearsi.
***
XXV
Ogni distacco portava con sé una nostalgia diversa,
a volte consapevolezza d'aria
fresca d'alba
era l'invito a non tardare al giorno
e piazza del campo un prodigio di sogni
primaverili a fendere il tempo,
a volte spossatezza al volo, quasi un indugio.
Avere bene in mente le rondini
mi ripetevo,
andare come le rondini
come rondini tornare, e tu che m'indicavi la terra
ed era sempre porpora dove mettere i piedi
a contemplare la volta
cobalto fino a quando volano le rondini.
Fino a che età volano le rondini?
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Qui, nel chiaro luogo. Non è più l'alba,
È già la giornata dai desideri dicibili.
Dei miraggi d'un canto nel tuo sogno non resta
Che questo scintillio di pietre future.
Qui, e fino a sera. La rosa d'ombre
Girerà sui muri. La rosa d'ore
Sfiorirà in silenzio. Le lastre chiare
Guideranno a loro modo questi passi che amano il giorno.
Qui, sempre qui. Pietre su pietre
Hanno costruito il paese detto dal ricordo.
A stento il tonfo dei frutti semplici che cadono
Infervora ancora in te il tempo che guarirà.
***
La stanza
Lo specchio e il fiume in piena, stamattina,
Si chiamavano attraverso la stanza, due luci
Si trovano e s'uniscono nell'oscuro
Dei mobili della stanza dissigillata.
Ed eravamo due paesi di sonno
Comunicanti attraverso i loro gradini di pietra
Dove si perdeva l'acqua limpida di un sogno
Che sempre si riformava, sempre s'interrompeva.
La mano pura dormiva accanto alla mano inquieta.
Talvolta un corpo un poco nel suo sogno si muoveva.
È lontano, sull'acqua più cupa d'un tavolo,
Il rosso vestito, una luce, dormiva.
***
La luce della sera
La sera,
Quegli uccelli che si parlano, indefiniti,
Che si mordono, luce.
La mano che s'è mossa sul fianco deserto.
Siamo immobili da molto tempo.
Parliamo sottovoce.
E il tempo resta attorno a noi come pozze di colore.
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è una clessidra senza tempo.
Lentamente scorre la sabbia
di mille anni. Che i granelli sono contati,
lo sappiamo, il numero però
non ci è noto. Il tempo trascorre e si ferma qui,
nella stanza che intanto è diventata la tua vita.
(...)
Questa notte il tuo respiro quasi non lo sento,
devo piegarmi su di te per vederlo.
Fluisce la goccia silenziosa e quieta
e la notte è tranquilla, nonostante il ronzio
del traffico intenso sul viale che penetra
dalla finestra aperta di una spanna.
Le gocce cadono, quindici
al minuto, cadono così
da quattro settimane, cadranno così
per il resto della tua esistenza breve.
La goccia ti tiene in vita, il cibo
non riesci a trattenerlo, nemmeno
riesci più a inghiottire altro
che la dose quotidiana di compresse, compresse
contro gli spasmi, contro la pressione cerebrale,
contro la nausea, l'agitazione e i dolori.
(...)
Tu hai vissuto, e ancora vivi.
È debole l'alito del tuo respiro, ma quieto e caldo
io lo sento sulla mia guancia. La tua vita sarà breve
Ma breve non è privo di senso.
In questa breve vita, tu
hai vissuto più cose di altri
che, di tempo, forse, ne hanno avuto dieci volte tanto.
Hai diffuso intorno a te luce e gioia
e lo fai ancora, possiedi una forza interiore che consola i tuoi,
che ora ti stanno accanto
- Con grandi occhi osservi gli adulti
che troppo facilmente, come bambini, sono confusi
e piangono, si lamentano o perdono il controllo.
Certo, è dura, ma tu la prendi come viene.
Rispondi "Così così" quando stai male
e "Benissimo", se appena il dolore
ritira i suoi artigli. Lo spazzi via, il dolore.
"Dammi il blocco, voglio disegnare!"
In principio la tua mano trema,
ma poi ogni volta per un po' funziona. "È
per la nonna". Ecco, e ora la vita ha il suo corso,
un'altra non l'abbiamo. Insegnami
la tua pazienza, la tua costanza.