Davide Valecchi: tre poesie da "La strada del nutrimento"




La casa dove abitavi è costruita
al centro di un pascolo
che si apre all'improvviso
alla fine del bosco.

Durante i mesi caldi
l'erba si nutre soltanto di luce
e muovendosi in silenzio
rilascia nell'aria particelle
che attraversano i corpi.

Dentro tutto è bianco
e frantumato in polvere finissima
destinata a disperdersi
al primo aprirsi di una finestra.



***



Uscendo fuori vedo il cielo
prima di ogni cosa
ma è la strada che devo guardare
perché è quasi cancellata:
se ne indovina il percorso
osservando il livello degli steli.

Le porte sono ovunque:
occorre abituare gli occhi
alle incisioni del vento
rimanendo immobili
per il tempo necessario.



***



L'atto di salire compie il lavoro
e ora che siamo arrivati
passando alberi e paesi
fermi dove il terreno spiana
possiamo voltarci a guardare indietro
verso la distesa di ciò che era nostro
distinguere i colori degli anni
osservare lo stato di logoramento
il grado di nitidezza
e liberarci da tutti i luoghi
dove non siamo più.